Trento, 10 gennaio 2012

focus su massimo colaci

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Seconda stagione a Trento per Max Colaci
(foto Trabalza)

L’alternanza che Stoytchev propone nel ruolo di libero fra le due fasi, cambiopalla e break point, credo che sia un vantaggio per me e per Bari, non un problema - ha chiarito Massimo Colaci durante la settimanale puntata di “Punto Volley”, in onda questa mattina su Radio Dolomiti - . In questo modo riusciamo infatti a restare in clima partita in qualsiasi momento e possiamo esaltare le nostre caratteristiche specifiche nei rispettivi fondamentali, ricezione e difesa. La Trentino Volley da questo punto di vista ha precorso i tempi; siamo stati i primi a sfruttare l’opportunità offerta dal regolamento e vedo che ora sia i club sia le Nazionali spesso ci stanno in qualche modo copiando, alla ricerca di prestazioni sempre più importanti in seconda linea”.
Rispetto a tutti gli altri compagni, noi liberi non abbiamo possibilità di sfogarci attaccando a rete o cercando di realizzare punti con il muro – ha continuato il giocatore pugliese - . E’ un ruolo simile a quello che ha il portiere nel calcio, con la differenza che difendere ci aiuta a restare nel match e a caricarci. Ritengo che questo fondamentale sia il più bello e significativo della pallavolo ma ovviamente sono un po’ di parte nell’affermarlo. Il ricordo più bello del 2011? Sicuramente la vittoria dello scudetto al PalaLottomatica di Roma: da quando ho iniziato a giocare sognavo un giorno di poter vincere il tricolore e riuscirci in quel contesto, di fronte a tutta quella gente è stato indimenticabile. Fin da bambino il mio idolo era Mirko Corsano, un mio conterraneo visto che è di Ugento; mettersi sul petto lo scudetto, come fece lui diverse volte fra Parma e Macerata, è stata una soddisfazione unica”.


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